Ricerca lavoro: non tutte le strade portano a LinkedIn

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La ricerca del lavoro perfetto è un’attività in cui molti si impegnano quotidianamente. Negli ultimi tempi io e i miei amici scherziamo molto sul fatto che casa mia è un CAF in cui si cerca lavoro, si fanno consulenze e si mangia (tanto). E vi dirò: è uno spasso, ma è anche doloroso. Non sarò io a spiegarvi quanto sia frustrante l’essere costantemente rifiutati o, ancora peggio, ignorati. Lo sapete già. Ma, dato che qualche colloquio l’ho già fatto guadagnare grazie ai miei consigli, questa è una piccola guida su come cercare (e – si spera – trovare) lavoro e su come presentarsi al meglio a un* responsabile HR.

First things first: non tutte le strade portano a LinkedIn. Sì, per carità, è uno strumento utile. Ma è uno strumento, e come tale va usato con giudizio. Vedo decine di influencer che su questo portale parlano di presunti poteri magici, opportunità favolose, fortuna, successo, arcobaleni e unicorni. Come diremmo noi siciliani: mah, insomma. È forse il pennello a rendere Caravaggio un artista? Ti sei risposto da solo. E allora:

1. Non limitarti nella ricerca lavoro.

Non esistono solo LinkedIn, Indeed, Subito (rabbrividisco). Spaziare è importante. In fondo a questo articolo troverai una serie di siti dove trovare annunci di lavoro a seconda del tipo di occupazione che cerchi e il tuo livello di esperienza ed istruzione. Ma soprattutto…

2. Cosa aspetti a cercare le aziende?

Se sei un ingegnere meccanico e vuoi lavorare a Torino, non pensare solo alla Fiat. Attorno a te c’è una miriade di imprese legate a quel tipo di industria, per non parlare delle #startup di tipo tecnologico. Per informazioni ulteriori su chi opera nella tua zona, puoi cercare su Infoimprese o Mister Imprese. Perché non ti sei ancora informat*? Perché non vai a cercare sui siti ufficiali delle imprese? Le pagine “Lavora con noi” esistono per questo. E vi dirò di più…

3. È sempre meglio candidarsi a un lavoro dal sito ufficiale.

A meno che non vi siano indicazioni diverse (nell’annuncio c’è scritto che non saranno prese in considerazione candidature attraverso altri mezzi et similia) le aziende preferiranno sempre essere contattate dal loro portale. Dimostra interesse verso il loro brand e le loro opportunità di carriera. In più, spesso tengono un database di tutte le candidature (anche se di rado viene preso in considerazione per future opportunità). Candidarsi è un gioco d’amore…

4. Corteggia l’impresa ma non essere invadente nella ricerca di un lavoro.

Devi desiderarlo, quel lavoro, ma non puoi sembrare disperat* – anche se lo sei. Manda un elegante follow-up dopo un colloquio o un esame di primo step, magari la sera o la mattina dopo, ma non sembrare opprimente. Ringrazia per l’opportunità, dimostra che sei una persona precisa, ma non stressarti (facile a dirsi…) e stressarli.

5. Leggi gli annunci delle imprese!

Non limitarti a inoltrare CV e lettera di presentazione standard. Le aziende hanno bisogno di determinate cose: come puoi offrirle? Come puoi migliorarti per garantire di averle per l’inizio del contratto? Cosa sai fare in più e come può essere utile all’impresa?

6. Venditi.

Nella vita ci vuole sfacciataggine. Questa è una cosa che ho capito solo dopo anni di ansie e preoccupazioni, non preoccupatevi se non vi viene naturale. Quando si parla di self branding è proprio questo che s’intende: bisogna esser tanto faccia tosta da riuscire a dire “sì, io sono questo, e faccio questo, anzi, lo faccio bene”. Perché voi ciò che fate lo fate bene, e il bello è che potete farlo ancora meglio. Questo è il concetto alla base di tutte quelle frasi vuote che si inseriscono in una lettera di presentazione. Dovete uscire dal ripetuto, perché sono vere per voi (come per tutti, ma questo poco importa): sono quelle affermazioni che devono rispecchiare la vostra umanità, perché la capacità di crescere è la cosa più umana che ci sia.

7. Scrivila tu, quella lettera di presentazione.

Non farti prendere dal “eh, devo farlo perché me lo chiedono”. Ma certo che te lo chiedono! Vogliono sapere chi sei. E tu stupiscili, fallo dicendo la verità in modo intelligente ma quasi spudorato. I candidati perfetti non piacciono a nessuno, soprattutto alle aziende in cui vuoi davvero lavorare. Ricorda di sognare un contesto lavorativo in cui sei trattato come un essere umano, non come un numero. Come tale presentati. Cosa sai fare? Come hai imparato a farlo? Perché ti interessa un dato lavoro (pensaci davvero!)? Cosa puoi offrire che nessuno si aspetterebbe? Sei una persona socievole e ironica? Dimostralo!

8. Sii paziente nel cercare una professione.

Sarai rifiutato centinaia di volte. Facci i conti. Ma non permettere a questa cosa di buttarti giù. Nel frattempo usa il tempo per studiare. Per riscrivere il CV. Per riprovarci.

9. Non puntare solo al tuo sogno professionale.

So di essere in controtendenza: tutti dicono di tirare dritto, stringere i denti. Giusto, ma anche no. I tuoi obiettivi puoi rincorrerli in molti più modi di quanto pensi. Se non riesci ad essere sulla strada più scontata verso la tua meta, intraprendine un’altra. Chi si ferma è perduto, ed altre frasi di circostanza.

Ora passiamo al succo, ovvero come cercare questo benedetto lavoro. Qualcosa ve l’ho già detta, ma qui mi tocca fornire una succosa (e, spero, dolce) lista di siti per ogni esigenza.

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