Spotify ‘clonerà’ le voci con l’intelligenza artificiale

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Ascoltare i podcast di tutto il mondo in qualsiasi lingua e con la voce originale. È la promessa di Spotify, il colosso svedese di streaming on-demand, che con l’intelligenza artificiale clonerà e tradurrà la voce degli autori dei programmi podcast pubblicati sulla piattaforma.

Un’idea che – in modo facile e indolore – fa avverare il sogno di chiunque abbia studiato una lingua straniera: essere in grado di parlarla come un nativo, senza accento e senza alcuno sforzo. E che rende più semplice l’accesso alle informazioni contenute nei podcast, oggi usati da molti giornalisti e apprezzati dal pubblico. In Italia, ad esempio, Radio 24 punta a pubblicare 620 nuovi podcast al mese.

Traduzione originale dei podcast

“Corrispondendo alla voce del creatore, ‘Voice Translation’ offre agli ascoltatori di tutto il mondo il potere di scoprire nuovi podcaster”. Sono le parole di Ziad Sultan, vicepresidente del reparto “Personalizzazione” di Spotify. Per l’azienda quella creata attraverso l’IA è “un’esperienza di ascolto più autentica che suona più personale e naturale rispetto al doppiaggio tradizionale”.

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Preoccupazione di Altman per Spotify e intelligenza artificiale

L’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, già in passato aveva parlato della pericolosità dell’intelligenza artificiale. Negli ultimi tempi si è persino paragonato a Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica, la cui storia ha ispirato il film di Christopher Nolan arrivato quest’anno nelle sale di tutto il mondo. Ed è proprio per ragioni di sicurezza che la tecnologia di copiatura della voce sarà diffusa in maniera limitata.

Il resto può essere trovato su Professione Reporter, il portale sul lavoro dei giornalisti in Italia che sta dedicando grande spazio al tema dell’intelligenza artificiale nell’editoria.

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